Come raccogliere, immagazzinare e risparmiare acqua in barca

Autore La squadra di iNautia
06/06/2023

Ovunque tu stia navigando, avrai comunque bisogno di acqua. Dal bere al lavare i piatti, ogni barca, e ogni diportista, avrà le proprie esigenze e capacità idriche. Specialmente se sei in crociera o se fai affidamento su apparecchi che consumano molta acqua, ti consigliamo di massimizzare la quantità e la qualità dell'acqua che raccogli e immagazzini a bordo e di ridurne al minimo il consumo. Ecco come!

 

Ottieni acqua dolce con un dissalatore

Se disponi di un budget, del tempo e della pazienza necessari, potresti essere tentato di dotare la tua barca di dissalatori: sistemi che trasformano l'acqua di mare in acqua potabile. D’altro canto, questi accessori consumano energia e possono essere difficili da installare e manutenere (richiedono il "decapaggio" quando non sono in uso, soprattutto nei climi più caldi). I tipi più comuni comprendono i sistemi a corrente continua, medio-piccoli, alimentati direttamente a batteria, le unità a corrente alternata, che funzionano con la rete elettrica (anche se devi fare attenzione perché il trattamento dell'acqua marina può danneggiare i sistemi idrici) e le unità che funzionano con l'alimentazione del motore. Per gli ecologisti più convinti, i dispositivi azionati a mano possono produrre circa cinque litri all'ora, ma possono anche farti sudare in modo copioso.

Goccia d'acqua che cade dal rubinetto.

 

Sfrutta l’acqua piovana: collettori su tende da sole, pannelli o in coperta

L'acqua dolce cade letteralmente dal cielo! Nei luoghi in cui la pioggia è abbastanza prevedibile, i sistemi di raccolta possono essere installati piuttosto facilmente e rappresentano le fonti di approvvigionamento più economiche e sostenibili. Tubi montati saldamente nei punti inferiori del tendalino o del bimini top sono abbastanza affidabili. Anche i pannelli solari rappresentano sorprendentemente dei buoni raccoglitori. Infine, alcuni sfruttano persino dei ponti drenanti per filtrare l'acqua piovana direttamente dalle loro barche! Tutti questi metodi richiedono ovviamente che piova e tendono a funzionare meglio in porto.

 

Catamarano con tendalino al largo della costa di Sydney con nuvole di pioggia.

 

Serbatoi d'acqua

Da qualunque fonte provenga, l’acqua dovrà essere immagazzinata in appositi serbatoi - da non confondere con quelli destinati a carburante, acque grigie o rifiuti! Tali serbatoi sono disponibili in molte forme, dimensioni e materiali: acciaio inossidabile, alluminio, polietilene o tessuto flessibile. Ogni modello offre pro e contro. In generale, è meglio abbondare nel numero, specialmente quando si deve affrontare un lungo viaggio e non si vuole rischiare che un unico serbatoio contaminato rovini l'intera scorta. Prima di procedere all'acquisto, verifica i serbatoi integrati e prendi in considerazione l'installazione di serbatoi extra per lunghi viaggi o se utilizzi dispositivi che consumano molta acqua. Naturalmente, avrai anche bisogno di pompe per far defluire l’acqua. Non dimenticare inoltre di posizionare i serbatoi in modo equilibrato sulla barca, per evitare problemi di bilanciamento.

 

Pulizia e manutenzione del serbatoio

I problemi di un'acqua dal sapore sgradevole o, peggio, contaminata possono essere evitati eseguendo una pulizia e una manutenzione regolari. I modi migliori per farlo dipenderanno dal tipo di serbatoio e dal luogo in cui ti trovi: i serbatoi in metallo tendono ad arrugginire, mentre le alte temperature possono far proliferare alghe, muffe e batteri anche nel corso di una sola stagione. Le località più fredde invece, richiederanno sistemi di tubazioni invernali con liquido antigelo. Per debellare una contaminazione seria, possono essere necessarie soluzioni di candeggina al cloro, mentre in caso di scarsa qualità dell'acqua può essere d’aiuto utilizzare del succo di limone o di lime. In ogni caso, è consigliabile montare sistemi con comode opzioni di drenaggio, sostituire regolarmente filtri e schermi ed effettuare una manutenzione costante del sistema.

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Risparmio idrico

Non devi necessariamente essere un diportista orientato alla sostenibilità per voler evitare uno spreco eccessivo dell'acqua. Ognuno desidera avere le proprie comodità, ma alcuni dispositivi come lavatrici e lavastoviglie hanno dei consumi molto elevati. Questi apparecchi sono considerati un lusso per un motivo: la maggior parte di noi si limita a lavare i piatti a mano o attende di raggiungere una struttura a terra. Lo stesso discorso vale per la doccia: puoi evitare di esaurire i serbatoi facendo la doccia a terra, o nuotando in mare per poi sciacquarti sul ponte con la doccia esterna (il sapone marino è altamente raccomandato per il lavaggio in acqua salata e per ridurre l'impatto ambientale). Per la maggior parte dei viaggi, l'acqua in bottiglia sarà sufficiente per bere e cucinare, mentre quella di mare è spesso indicata per sciacquare prodotti freschi, lavare i piatti o persino cucinare, se abbastanza pulita.

Lavaggio a mano di un bicchiere sotto acqua corrente, con piatto sporco visibile sul lato.

 

Qualunque sia il tuo sistema idrico ideale, costruirlo autonomamente può rappresentare un progetto ambizioso, ed è forse preferibile cercare un’imbarcazione che sia già dotata delle strutture che desideri.

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